Nuova relazione OSH sullo stress occupazionale

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“Fra i problemi di salute occupazionale riferiti più di frequente lo stress si colloca al secondo posto, con il 22% di lavoratori colpiti nell’UE-27. Sulla base degli studi condotti risulta che il 50-60% del totale di giorni lavorativi persi è attribuibile allo stress. Tutto ciò comporta ingenti ripercussioni, tanto in termini di disagio umano quanto di pregiudizio del risultato economico.”

Ai primi si settembre l’agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro ha rilasciato una sua importante ricerca sullo stress lavoro-correlato nell’unione europea intitolata: OSH in figures: stress at work — facts and figures.

per scaricarla (in pdf, 3,8 Mb) cliccate qui

Ulteriori informazioni sui problemi psicosociali legati all’attività lavorativa da parte dell’agenzia, compreso lo stress e le vessazioni, sono disponibili a questo indirizzo.

“Stress at work is common throughout Europe. In surveys carried out every five years by the European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions, respondents name it as the second most common threat posed by the working environment. Only musculoskeletal problems are seen as more likely to damage workers’ health. According to the fourth European Survey of Working Conditions, carried out in 2005 in all Member States, stress was experienced by an average 22% of working Europeans. In 2002, the annual economic cost of work-related stress in the EU15 was estimated at EUR 20,000 million.”