Attenzione: siamo tutti a rischio di Computer Vision Syndrome (CVS)!

Computer-Vision-Syndrome

Nei giorni scorsi il New York Times ha pubblicato un lungo articolo dedicato alla Computer Vision Syndrome – in italiano tradotta come sindrome da pc – un problema che affligge chi per mestiere, o per altri motivi, rimane seduto davanti a uno schermo monitor per tante ore al giorno, con effetti a carico della vista (visione offuscata o doppia così come bruciore , prurito , secchezza e arrossamento), neurologici (mal di testa) e muscolo-scheletrici (mal di testa, dolori al collo e alla schiena).

Il dato di partenza è la potenziale diffusione di questo rischio a circa 70 milioni di persone nel mondo, un numero destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni, secondo lo studio “Impact of computer technology on health: Computer Vision Syndrome (CVS)” condotto da due specialisti degli occhi, Tope Raymond Akinbinu della Nigeria e Y. J. Mashalla del Botswana, e pubblicato nella sezione Medical Practice and Reviews dell’Academic Journal, di cui qui sotto trovare l’abstract (in inglese e con traduzione Google in italiano) e che potete scaricare integralmente cliccando qui.

In today’s society, the use of computer as a tool at workplaces, academic institutions, recreation facilities and homes has become very common. It is estimated that globally, about 45 to 70 million people spend hours staring into a video display terminal, popularly known as computer screen. Several studies, mainly in developed countries, have shown an association between computer use and visual health related symptoms (Computer Vision Syndrome, CVS) in both children and adults. In this report, a review of literature on CVS was undertaken to determine the prevalence of CVS and compare the prevalence between studies. The risk factors associated with the syndrome range from individual visual problems and poor ergonomics. The most common symptoms include headache, eye strain, double vision, dry eyes, eye fatigue and other symptoms of eye strain. The prevalence of the symptoms varied between studies. It is concluded that, as computer users are increasing rapidly, they are at risk of CVS. A better understanding of the pathophysiology underlying CVS is necessary to empower practitioners to accurately diagnose and treat patients with CVS; necessary precautions and care should be exercised to prevent serious impact of CVS on productivity and sustainable economic development of countries in Africa. In addition, special attention should be given to the young population including children and students in schools, colleges and universities.

Nella società di oggi, l’uso del computer come strumento nei luoghi di lavoro, istituzioni accademiche, strutture ricreative e abitazioni è diventato molto comune. Si stima che a livello globale, circa 45 a 70 milioni di persone passano ore a fissare un terminale video, popolarmente noto come schermo di un computer. Diversi studi, soprattutto nei paesi sviluppati, hanno dimostrato un’associazione tra l’uso del computer e sintomi correlati con la salute visiva (Computer Vision Syndrome, CVS) in bambini e adulti. In questo rapporto, una revisione della letteratura sul CVS è stato intrapreso per determinare la prevalenza di CVS e confrontare la prevalenza tra gli studi. I fattori di rischio associati con la gamma sindrome da singoli problemi visivi e l’ergonomia poveri. I sintomi più comuni sono mal di testa, affaticamento degli occhi, visione doppia, secchezza degli occhi, affaticamento della vista e altri sintomi di affaticamento degli occhi. La prevalenza dei sintomi varia tra gli studi. Si è concluso che, come gli utenti di computer sono in rapido aumento, che sono a rischio di CVS. Una migliore comprensione della fisiopatologia sottostante CVS è necessaria per consentire ai professionisti di diagnosticare con precisione e trattare i pazienti con CVS; le precauzioni e le cure necessarie devono essere esercitate per prevenire gravi impatto del CVS sulla produttività e lo sviluppo economico sostenibile dei paesi in Africa. Inoltre, particolare attenzione deve essere data alla giovane popolazione, compresi i bambini e gli studenti delle scuole, college e università.

Le categorie professionali più soggette a questo problema el CVS sono quelle tipicamente ‘computer based’: giornalisti, commercialisti, controllori di volo, pubblicitari, creativi digitali, studenti, segretarie, Net Worker in genere; ma anche i milioni di bambini che trascorrono molte ore con i videogame corrono dei forti rischi.

Per gli autori, le cause della CVS sono essenzialmente fisiche:

– La scarsa definizione dei pixel sul video obbliga gli occhi ad un’eccessivo sforzo di concentrazione; nel tentativo spontaneo di rilassarsi, gli occhi passano continuamente dal monitor ad un punto esterno, aumentando la fatica visiva;

– La fissità della visione a monitor produce una diminuzione del battito di ciglia (dalle consuete 17 volte al minuto a una media di 12 o massimo 15 battiti al munito) con la conseguente scarsa lubrificazione dell’occhio e la sensazione di occhio secco o irritato.

– La distanza della testa dallo schermo e la posizione rispetto ad esso non sono corrette: lo schermo dovrebbe essere a circa 50/70 centimetri di distanza dal viso e il centro del monitor dovrebbe essere da 10 a 20 centimetri inferiore agli occhi per ridurre la superficie di monitor esposta agli occhi e per permette al collo di rimanere in una posizione più rilassata.

Quindi le soluzioni sono quelle già note principalmente relative all’ergonomia del lavoro digitale (e ne ho parlato più volte in questo blog).

Una maggior attenzione delle impresa nella progettazione delle postazioni di lavoro, una scelta più ragionata delle tecnologie utilizzate, una maggior cura dell’illuminazione ambientale (insieme ad altri piccoli accorgimenti come l’utilizzo di font facilmente leggibili, la pulizia superficiale dei monitor, l’utilizzo di lenti bifocali o progressive, l’uso di gocce lubrificanti per gli occhi e di deumidificatori) possono consentire di prevenire in modo efficace il rischio CVS.

Per saperne di più sulla Computer Vision Syndrome (CVS)

Impact of computer technology on health: Computer Vision Syndrome (CVS), Akinbinu, T. R., & Mashalla, Y. J.* (2014). Impact of computer technology on health: Computer Vision Syndrome (CVS). Medical Practice and Reviews, 5(3), 20-30.

I consigli dell’American Academy of Ophthalmology sulla Computer Vision Syndrome

Il sito specifico Computer Vision Syndrome