Stress visivo digitale: è un rischio per tutti, non solo per i videoterminalisti.

Prima o poi è succede a tutti i lavoratori digitali.

Comincia piano, con un po’ di bruciore agli occhi e la visione annebbiata o sdoppiata, poi c’è la senzazione di un corpo estraneo, la frequente chiusura delle palpebre, la stanchezza alla lettura, la lacrimazione alternata alla secchezza oculare, il fastidio alla luce, e a volte anche il dolore oculare e il mal di testa.

Eccolo: è lo stress visivo digitale, cioè l’affaticamento causato dall’uso prolungato di schermi elettronici. Si tratta di un vero e proprio rischio per chi trascorre più di 7-8 ore al giorno davanti a uno schermo (quindi tradizionalmente il lavoratore videoterminalista), ma anche un pericolo per le nuove generazioni che arrivano a guardare lo smartphone fino a 80/100 volte al giorno. Guardate gli articoli che riporto qui sotto per un approfondimento.

E’ per ridurre il rischio di stress visivo digitale che viene fatta periodicamente la visita oculistica agli operatori di videoterminale, che oltre ad avere una funzione di screening per le malattie della retina o del glaucoma, comprende (dovrebbe comprendere …) dei test per la valutazione della messa a fuoco (refrazione) e la capacità dei due occhi di lavorare insieme (visita ortottica).

Oltre ai controlli obbligatori ed alle caratteristiche tecniche che deve avere la postazione di lavoro del videoterminalista (e di cui ho già parlato abbondantemente in tutti questi articoli) e importante ricordare le misure di tutela sanitaria previste dall’art. 176 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e successive modificazioni:

Prima di essere addetto all’uso del videoterminale, il lavoratore deve essere sottoposto a visita medica da parte del medico competente e, se necessario, da parte di un medico oculista per accertare la sua idoneità a tale attività.

Le successive visite di controllo sono obbligatorie, con una periodicità biennale, per i lavoratori che sono risultati “idonei con prescrizioni o limitazioni” e per i lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età, e quinquennale in tutti gli altri casi.

Queste misure di tutela sanitaria si applicano esclusivamente nei confronti dei lavoratori che risultano “addetti al videoterminale”, vale a dire di coloro che utilizzano il videoterminale in modo sistematico e abituale per almeno 20 ore settimanali, dedotte le pause prescritte per legge.

Tuttavia in qualsiasi momento ogni lavoratore può richiedere di essere sottoposto a visita di controllo, qualora accusi disturbi alla vista che potrebbero essere collegati all’uso del videoterminale.

E’ anche importante ricordare che i videoterminalisti dovrebbero fare anche degli esercizi per rinforzare i muscoli oculari e per migliorare la messa a fuoco e la convergenza degli occhi (la ginnastica oculare). Qui sotto, alcuni degli esercizi classici:

Rilassamento degli occhi: con i gomiti sul tavolo, mani sugli zigomi e pollici sulle tempie (non deve arrivare luce agli occhi, che possono essere tenuti aperti oppure chiusi). Provate a rilassarvi ed immaginare uno scenario panoramico (montagne o distese marine) respirando lentamente e profondamente. Tempo 1-5 minuti.

Movimenti guidati degli occhi: sedersi con la schiena eretta e, tappandosi un occhio, seguire a braccio teso in avanti, il pollice omonimo all’occhio tenuto aperto, mentre questo viene spostato in alto, lateralmente ed in basso. Ripetere sei volte questi movimenti a massima escursione, senza interruzioni, poi cambiare occhio.

Focalizzazione: alternate la lettura di un testo vicino con uno lontano (ad esempio un calendario sul muro), più volte, cambiando gradatamente la distanza dell’oggetto vicino (dai 50 ad un minimo di 20 cm), per un minuto.

Regola del 20-20-20: osservare un oggetto a 20 metri per 20 secondi ogni 20 minuti.

Ma, come si vede, se i lavoratori videoterminalisti hanno una serie di controlli sanitari, adempimenti obbligatori e indicazioni tecniche per limitare il rischio Stress visivo durante il suo lavoro, lo stesso non succede quando siamo persone normali.

La (brutta) novità di questo periodo è che – data l’enorme diffusione dello smartphone e di altri apparecchi digitali mobili –  lo stress visivo digitale è tracimato dal suo classico contenitore, il videoterminale, e ora ci minaccia tutti dal piccolo display del telefono. Trovandoci colpevolmente responsabili sul suo uso e abuso e cognitivamente senza difese.

Qui sotto una rassegna di notizie in tema.

http://www.lastampa.it/2013/11/27/scienza/stress-e-affaticamento-visivo-in-aumento-la-causa-i-dispositivi-mobili-digitali-d1RCacnWrr5cq4nJJ3fpyJ/pagina.html

Salute, occhi sullo smartphone 80 volte al giorno: sos stress visivo digitale

https://www.palermomania.it/news/salute-e-benessere/stress-visivo-digitale-quante-volte-al-giorno-guardiamo-lo-smartphone-94800.html

Smartphone: attenzione allo stress visivo digitale

http://www.adnkronos.com/salute/2017/10/12/sai-quante-volte-giorno-guardi-smartphone_Sh2YTZs2prTEplMTbwWDBK.html

https://www.globalist.it/life/2017/10/13/sempre-piu-malati-da-stress-visivo-sai-quante-volte-al-giorno-guardi-lo-smartphone-2013055.html