Fra le cause esogene del Tecnostress ho ritenuto importante includere anche i campi magnetici.
Si tratta di un’area di studi dove alla grande preoccupazione per la salute si risponde con risultati estremamente controversi – che vanno dall’estrema pericolosità dei campi magnetici ed elettromagnetici alla loro totale sicurezza – dove grandi interessi economici non sembrano avere interesse a determinare una verità scientifica sul rapporto tra salute personale fisica e psichica ed esposizione ai campi magnetici.
E’ ad ogni modo scioccante vedere a occhio nudo queste forze magnetiche della natura guizzare all’interno dei luoghi di lavoro, sia pure in ambiente simulato e con campi magnetici non reali. Il pensiero che ogni scrivania in ogni posto di lavoro ci espone per migliaia di ore a questi campi – che aumentano di intensità con l’aumentare delle nostre tecnologie, che si uniscono e diffondono, che attraversano le pareti e i pavimenti – mi fa rabbrividire.
Eppure è questo il mare magnetico nel quale siamo quotidianamente immersi e che, certamente, qualche effetto su di noi lo produce.
Potete vedere gli invisibili campi magnetici nel filmato “Magnetic Movie“, una simulazione creata da Ruth Jarman e Joe Gerhardt dello Space Sciences Laboratory dell’Università di Berkeley e prodotta da Semiconductor Films.
L’audio del filmato sono le registrazioni effettuate in VLF che contengono la ricezione radio dei segnali elettromagnetici naturalmente generati dalla ionosfera e dalla magnetosfera e il loro defluire è stato sfruttato per condizionare le animazioni che, di conseguenza, ne seguono l’alternarsi e le variazioni.
Qui di seguito il filmato, visibile anche a risoluzione più alta a cliccando qui.