In questo weekend – cercando qualche novità sul Tecnostress – mi sono imbattutto in un lungo e bell’articolo intitolato “Digital Stress” e pubblicato nella sezione Socetà del settimanale L’Espresso n. 34 del 29 agosto 2013 e scritto da Paolo Cagnan.
L’argomento ‘Digital Stress’ è trattato così estesamente (nove pagine) da meritare anche la copertina della rivista, che vedete pubblicata qui sopra. Da quel che mi risulta, è l’articolo di stampa più completo sul tema del Tecnostress rivolto ad un pubblico di lettori ‘generalista’ che sia mai stato pubblicato in Italia.
Il messaggio di copertina è questo: “Digital Stress. Squilli, mail, sms, tweet … siamo intossicati dalle tecnologie, c’è già chi parla di droga del terzo millennio, E di nuove patologie. Che fare? Ecco come liberarsi da una dipendenza sempre più invasiva e diffusa.”
E questa è l’apertura dell’articolo: “Vivamo di squilli, nail, sms, tweet, ostaggi della tecnologia, Spesso per nulla. Come curarsi? Ecco le istruzioni per staccare la spina. E cercare di riprendersi la testa”.
I contenuti affrontati nelle nove pagine di articolo sono:
- introduzione
- E tu di che sindrome soffri?
- Proiezioni da capogiro
- Il treno, palestra di sopportazione
- Il computer ce l’ho addosso
- Nasce il movimento Slot Tech
- Il lato oscuro del digitale
- Partire col piede giusto: il test
- I manager fanno così
- In vacanza, si fa per dire
- E per concludere: gli esercizi utili
Altri argomenti affrontati nei box di approfondimento:
- Paradossi all’italiana – di Paolo Cagnan
- Schermo delle mie brame – di Marco Belpoliti
- Digito, Ergo Sum – colloquio con Marino Niola di Paolo Cagnan
- Ma quanti telefonini vogliamo? – dati di mercato smartphone e tablet, fonte SIRMI
- Piccoli, grandi “Geek” – di Paolo Cagnan
- Mi hai laicato il gatto? – di Paolo Cagnan
Il alcuni punti dell’articolo il tono è allarmista ma, in generale, viene trasfusa parecchia speranza sulla possibilità di poter gestire il proprio rapporto con le tecnologie e gli ambienti digitali. Ad ogni modo, è un articolo da aver letto a suo tempo oppure, dato che è sempre molto attuale, da leggere ora scaricando il pdf completo cliccando qui.