Il tecnostress e gli strumenti per valutarlo

Recentemente, è uscito un articolo su zenazone.it in cui è riportata un’intervista al Dott. Massimo Servadio in merito al tecnostress, definibile come una sindrome da stress causata direttamente o indirettamente dalla tecnologia. In particolare, viene sottolineato come la legge italiana abbia recepito la pericolosità derivante dal tecnostress e dunque si parla di come adottare una politica aziendale efficace contro il pericolo costituito da questa problematica.

Il punto è che “diventa fondamentale il ruolo di supporto da parte di professionisti esperti nel leggere il funzionamento delle organizzazioni, che le aiutino a rendere tali programmi efficaci e realmente utili per i lavoratori”. Viene citato uno strumento utilizzabile a questo scopo, il questionario Eutecno Evaluation® messo a punto dalla società Servadio&Partners. “Quando si è iniziato a parlare di tecnostress ci si trovava in un momento storico – quello degli anni ’80 del secolo scorso – in cui i lavoratori erano soggetti ad un forte stress derivante dall’introduzione in ambito lavorativo di tecnologie mai viste prima”.

Oggi il progresso tecnologico pervade la vita di ognuno di noi fin dalla nascita ma questo non vuol dire che siamo immuni dallo stress causato da esso: come riporta un articolo del quotidiano La Repubblica, infatti, a fine 2022 si stimava che il 28% degli italiani soffrisse di tecnostress. In un mondo in continuo aggiornamento, nel quale la tecnologia è sempre più presente nella vita dei lavoratori e delle lavoratrici, è necessario possedere i giusti strumenti per permettere un utilizzo della tecnologia che sia di supporto e non fonte di stress.