Il tecnostress non è solo qualcosa che ha a che fare con la sfera lavorativa o con i periodi descrivibili come “oggettivamente” stressanti, bensì è un rischio che possiamo correre e di cui possiamo renderci conto in momenti che dovrebbe essere tutt’altro che stressanti, come durante le vacanze. Sulla rivista Punto sicuro (https://www.puntosicuro.it/rischio-psicosociale-stress-C-35/technostress-da-vacanze-di-natale-riposati-o-stressati-AR-22963/) il dott. Massimo Servadio ci invita a riflettere sull’uso inadeguato della tecnologia nel periodo natalizio. L’autore pone un primo focus sulla tendenza ormai significativa e sempre in crescita di scegliere di regalare dispositivi tecnologici per Natale alle persone più care, facendo riferimento al fatto che, tra le maggiori ricerche su Amazon, compaia proprio la categoria “Telefonia Mobile”.
“Riconosciamo l’impatto che la tecnologia ha in queste giornate dalla frenesia con cui controlliamo le notifiche (notification)” spiega l’esperto, infatti “se già normalmente siamo abituati ad interromperci da ciò che stiamo facendo per focalizzarci sul controllo di quello che abbiamo appena ricevuto, nelle festività diventa fondamentale ogni forma di “monitoraggio sociale”: di chi ci ha inviato gli auguri, e quindi anche di chi non l’ha fatto. Tale forma di contatto forzato ed esasperato con gli altri, oltre a disperdere la nostra attenzione dal goderci il momento presente, può produrre stress”: in fondo, a chi di noi non è capitato di inventarsi una pessima connessione a internet per giustificare di non avere risposto a un messaggio?
Se, per chi non ha famiglia o è distante da casa per motivi lavorativi, la tecnologia diventa ora un aiuto per tenersi in contatto e ovviare alla solitudine, questa può al contempo rivelarsi una modalità morbosa di controllo su come stanno passando le festività gli altri, “le quali tendenzialmente ci sembreranno sempre meglio delle nostre, poiché dimentichiamo che ognuno di noi sceglie cosa mostrare o meno al pubblico”.
Una possibile soluzione? Leggi qui e inizia a pensare a una vacanza digital detox (https://www.tecnostress.it/digital-detox-in-vacanza-in-gruppo-per-disintossicarsi-dalla-tecnologia.html)