Garante della Privacy: il datore di lavoro non può controllare in maniera indiscriminata la posta elettronica e la navigazione web dei suoi lavoratori.

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Recentemente, il Garante della Privacy ha vietato a un’università italiana il monitoraggio massivo delle attività in Internet dei propri dipendenti.

Il caso era stato denunciato dal personale tecnico-amministrativo e docente per violazione della propria privacy e controllo a distanza.

Durante l’istruttoria, l’amministrazione ha sostenenuto che l’attività di monitoraggio erb e email era attivata saltuariamente, solo in caso di rilevamento di software maligno e di violazioni del diritto d’autore, e ha inoltre aggiunto che non venivano trattati dati personali dei dipendenti connessi alla rete.

L’istruttoria del Garante ha invece evidenziato che tutti i dati raccolti erano chiaramente riconducibili ai singoli utenti, anche grazie al tracciamento puntuale degli indirizzi Ip (indirizzo Internet) e dei Mac Address (identificativo hardware) dei diversi pc assegnati ai dipendenti.

L’infrastruttura adottata dall’Università consentiva la verifica costante e indiscriminata degli accessi utenti alla rete e all’email utilizzando sistemi e software che operavano in background e non necessari per lo svolgimento delle attività lavorative, violando lo Statuto dei Lavoratori (anche nella nuova versione modificata dal cosiddetto Jobs Act) che in caso di controllo a distanza prevede l’adozione di specifiche garanzie per il lavoratore.

Per ultimo, l’Università non aveva fornito agli utilizzatori della rete un’idonea informativa privacy, se non una mera comunicazione al personale del regolamento relativo al corretto utilizzo delle attrezzature informatiche, violando così il principio di liceità alla base del trattamento.

http://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2016/09/15/news/privacy_garante-147815796/


Altri articoli di questo periodo relativi al tema del controllo e dei suoi limiti da parte del datore di lavoro delle attività internet dei propri lavoratori:

I lavoratori devono essere informati. Il datore di lavoro non può spiare le mail
Intervento di Antonello Soro, Presidente Garante privacy

http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/4583778

Corte di Strasburgo: l’email aziendale può essere controllata e portare al licenziamento

http://www.corriere.it/tecnologia/economia-digitale/16_gennaio_12/corte-strasburgo-l-email-aziendale-puo-essere-controllata-portare-licenziamento-1bdae8fc-b956-11e5-85a5-46ffd263e960.shtml

Controllo delle e-mail aziendali e rischio di licenziamento: facciamo chiarezza!

Può il datore di lavoro leggere la mail aziendale del dipedente?

https://www.europolinvestigazioni.com/blog-europol/11-blog/227-Mail-dipendente-il-datore-di-lavoro-può-leggerla%3F.html

Jobs Act, ora l’azienda può controllare il lavoratore usando smartphone e pc

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/17/jobs-act-ora-lazienda-puo-controllare-il-lavoratore-usando-smartphone-e-pc/1787892/