Com’è noto, l’attività fisica svolta regolarmente aiuta a mantenersi in buona salute e – riducendo i livelli di stress, ansia e depressione – favorirsce il benessere psicologico. In particolare, in ambito aziendale, la promozione di uno stile di vita sano è un ottimo investimento di prevenzione per la salute fisica e psichica dei lavoratori.
Ritengo quindi importante rilanciare le informazioni e le pratiche proposte dal manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro”, realizzato dalla Rete Attività fisica Piemonte e il Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute nell’ambito del Piano regionale piemontese della prevenzione 2013.
Il manuale propone indicazioni per aziende e lavoratori per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro e suggerisce degli interventi di promozione nel tragitto casa-lavoro, sul posto di lavoro e nel tempo libero. Riassumo brevemente i punti fondamentali:
Postulato di partenza
Scegliere di muoversi regolarmente, tutte le volte che se ne ha l’opportunità: “camminare, andare in bicicletta, salire le scale sono alcuni modi spontanei per aumentare i livelli di attività fisica e contrastare la sedentarietà”. E’ quindi necessario “facilitare la pratica dell’attività fisica negli ambienti di vita che si frequentano tutti i giorni”. Il luogo di lavoro “dovrebbe essere tra i principali ambienti in cui attivamente si promuove la salute e il benessere di quanti vi si recano. È qui, infatti, che un’ampia fascia della popolazione adulta trascorre buona parte della giornata e della settimana”.
Dove svolgere gli interventi di promozione
– nel tragitto casa-lavoro-casa: facilitare il lavoratore nel recarsi sul posto di lavoro con mezzi attivi mettendo a sua disposizione, all’interno dell’azienda, alcune risorse utili.
– sul posto di lavoro: promuovere iniziative per stimolare, durante la giornata lavorativa, la pausa pranzo o a fine servizio, i lavoratori a interrompere lo svolgimento di mansioni sedentarie e a muoversi.
– nel tempo libero: incoraggiare la pratica dell’attività fisica anche nel tempo libero facendosi promotrice di iniziative rivolte ai lavoratori e alle loro famiglie oppure facendo loro conoscere quelle organizzate dal territorio.
Cosa può fare la direzione per promuovere uno stile di vita attivo dei lavoratori
– in relazione al tragitto casa-lavoro-casa: rendere disponibile all’interno dell’azienda un parcheggio per le biciclette e uno spazio adibito al cambiarsi d’abito. Il miglior intervento consiste garantire in azienda una zona con docce e con spogliatoi per i lavoratori che si recano al lavoro a piedi e/o in bicicletta o per coloro che frequentano un corso di attività fisica strutturata o partecipano a un gruppo di cammino. È importante garantire la cura e la manutenzione dei locali dedicati.
– in relazione alla promozione dell’attività fisica sul posto di lavoro: promuovere l’uso delle scale: “si affiggono poster e/o banner in prossimità degli ascensori, dei locali della mensa, vicino alle bacheche informative, ai distributori automatici di cibo e bevande. Sui cartelli esposti i contenuti dei messaggi dovrebbero mirare a promuovere la salute, sensibilizzare al controllo del proprio peso corporeo e motivare al cambiamento dei comportamenti non salutari. Si può anche programmare l’ascensore in modo che si fermi una volta ogni tre piani (skip-stop). Si può abbellire la tromba delle scale ritinteggiando le pareti, organizzando in questo vano l’esposizione di quadri oppure trasmettendo musica. Si consiglia di integrare questo intervento con altre azioni volte a fornire informazioni corrette e a modificare comportamenti scorretti. È un intervento adatto in quegli edifici in cui il vano-scale è vicino agli ascensori ed è ben visibile”. Autorizzare l’affissione, in punti strategici, di poster e di cartelli con messaggi motivazionali; la distribuzione di materiale informativo (come opuscoli, newsletter); utilizzare canali di comunicazione aziendale (posta elettronica, newsletter, sito web/intranet, tovagliette della mensa, messaggi inseriti in busta paga,…); fare pause lavorative di almeno 10 minuti per fare attività fisica e contrastare le mansioni sedentarie; prevedere la distribuzione di contapassi ai lavoratori; favorire l’organizzazione di gruppi di cammino che praticano fit o nordic walking, corsi di ginnastica o altre attività motorie; stipulare convenzioni per ingressi/abbonamenti dai prezzi competitivi per i lavoratori in palestre/piscine limitrofe all’azienda o per l’acquisto di attrezzature sportive; predisporre uno spazio all’interno dell’azienda per svolgere i corsi oppure adibire una vera e propria palestra, docce e spogliatoi.
– per il tempo libero: autorizzare l’utilizzo di canali di comunicazione aziendale (posta elettronica, newsletter, sito web/intranet, tovagliette della mensa, messaggi inseriti in busta paga, …) per far conoscere ai lavoratori le iniziative di promozione dell’attività fisica promosse sul territorio.
Cosa può fare il lavoratore per migliorare il suo stile di vita
– in relazione al tragitto casa-lavoro-casa: percorrere il tragitto, o una parte di esso, a piedi o in bicicletta o usando mezzi di trasporto che permettano di fare esercizio fisico (ad esempio autobus, tram, metropolitana);
– riguardo al posto di lavoro: usare le scale al posto dell’ascensore; fare delle pause di 10-15 minuti in cui seguire esercizi esercizi specifici per ovviare alle posture scorrette e ai problemi muscolo/scheletrici, fare brevi passeggiate, percorrere a piedi brevi tragitti, partecipare a gruppi di cammino che praticano fit o nordic walking; frequentare i corsi proposti dall’azienda (per esempio, di ginnastica, di pilates, yoga,…); frequentare la palestra/piscina aziendale o convenzionata, seguire un programma di esercizi per la salute cardiovascolare. Si consiglia di allestire e/o organizzare un percorso da percorrere a piedi che possa collegare luoghi diversi all’interno dell’azienda oppure un percorso a essa limitrofo.
– riguardo al tempo libero: partecipare a gruppi di cammino che praticano fit o nordic walking; partecipare a manifestazioni sportive quali ad esempio tornei, marce non competitive, biciclettate coinvolgendo, laddove è possibile, anche le famiglie.
Clicca qui per scaricare il manuale “L’attività fisica nei luoghi di lavoro: dalle raccomandazioni alla pratica” (formato PDF, 363 kB) della Regione Piemonte.