Uno degli aspetti del tecnostress più evidenti e violenti è la cosiddetta: “Computer Rage”, la rabbia da computer.
Questa patologia si manifesta quando il soggetto si trova di fronte a un inaspettato blocco del computer, come un “crash” della macchina (soprattutto quando provoca una perdita di dati), o l’impossibilità di farla partire perché si è dimenticata la password, o i lunghi tempi di attesa per il caricamento dei programmi o l’elaborazione dei dati.
La “Computer Rage” provoca degli improvvisi attacchi di furore che si esprimono con grande irruenza: c’è chi afferra la tastiera e la sbatte sul tavolo, chi lancia il mouse contro il monitor, chi cerca di infilare il computer nel cestino della carta straccia e chi strappa i cavi dal muro.
Eccovi qualche video-esempio di Computer Rage.
Il ricercatore Morton C. Orman ha identificato le principali cause della ‘Computer rage’ in un un report intitolato “Common Causes of Computer Stress”:
1. Non anticipare i problemi
Virus, crash ed altri disastri non sempre possono essere evitati, ma è possibile almeno attutirne gli effetti. Da quanto tempo non fate un back-up?
2. Risparmiare a tutti i costi
Modem meno cari, ma più lenti, processori non aggiornati che non fanno girare i nuovi programmi, schede grafiche a poco prezzo e bassa prestazione. Siamo sicuri che il risparmio valga la frustrazione che provocano?
3. Non chiedere aiuto
Molti neo-utenti si vergognano di chiedere aiuto e consigli, ficcandosi in guai del tutto superflui. Eppure quando si è agli inizi l’appoggio di un esperto è indispensabile.
4. Non capire le ragioni dello stress
Le radici dello stress da computer sono legate soprattutto al nostro modo di pensare e al nostro comportamento. Invece di incolpare la macchina, si può tentare di capire un po’ meglio se stessi.
5. Cercare scorciatoie
Con il computer, la strada più breve non è sempre la migliore. Usare un nuovo programma senza leggere il manuale o la guida in linea è un modo sicuro per perder tempo pensando di risparmiarlo.
6. Aspettarsi troppo dal computer
Gran parte delle frustrazioni provocate dai computer derivano dall’idea che debbano funzionare sempre perfettamente. Ma purtroppo non è sempre così.
7. Aspettarsi troppo da se stessi
Aspirare alla perfezione è inutile e frustrante. Anche gli informatici più esperti a volte cancellano un file per sbaglio e quando si affrontano programmi complessi gli errori sono comuni.
8. Entrare in conflitto con gli altri
Dietro ai computer c’è sempre la gente. Lavorare con un calcolatore può dare l’illusione di trovarsi in un mondo isolato, ma non è così. I computer allargano la nostra capacità di interazione sociale, e poiché questa si svolge al di fuori del nostro controllo diretto, ad esempio via Internet, aumentano anche le possibilità di conflitto.
9. Non riuscire a fare il vostro lavoro
Alcune volte non riuscire a fare il proprio lavoro al computer non è colpa dell’operatore o del computer, ma del fatto che il il lavoro non è stato correttamente pianificato nelle sua fasi e che quindi è materialmente difficile o impossibile realizzarlo, vuoi per mancanza di informazioni, voui per carenze tecnologiche.
10. Compromettere l’integrità tua e di altri
Usare software copiato, shareware a gratis, copie di software commerciale, programmi con una licenza su più macchine sono tutti comportamenti illegali che giustifichiamo con il risparmio e la comodità. Ma probabilmente ne pagherete più avanti le ‘conseguenze accidentali’.