I soggetti affetti da “dipendenza da tecnologia mobile” (di cui abbiamo già parlato in questo articolo dedicato al NOFOMO, in questo articolo dedicato alla ricerca del sindacato olandese FNV sui rischi per i lavoratori di smartphones e tablets, e in molti altri articoli che trovate a fine articolo nei link correlati o recuperate cercando ‘Telefonino’) non sono sempre persone educate e intelligenti; anzi, guardandosi in giro, sembra proprio che la maleducazione nell’uso delle tecnologie mobili sia tanta e in tutte le situazioni.
C’è una folla di “mal-tecno-educati” (forse anche noi qualche volta!) che praticano quotidianamente la “mobile incivility”, la maleducazione dei dispositivi mobili.
Su questi atteggiamenti la società Found! ha presentato ai primi di settembre i risultati di uno studio che ha coinvolto 1500 persone circa (uomini e donne di età compresa tra i 16 e i 65 anni), realizzato con la metodologia WOA (Web Opinion Analysis) monitorando online i principali social network, blog, forum e community per esaminare quali siano i comportamenti d’uso delle tecnlogie mobili più odiati, e dove questi avvengano più frequentemente.
Questi, in sintesi, i principali risultati dello studio, presentati dal sociologo Saro Trovato, fondatore di Found!:
Identikit dell’incivile digitale
al primo posto ci sono gli adulti appartenenti alla fascia 35-50 (71%). I giovani dai 18 ai 25 anni arrivano subito dopo (54%) e infine ci sono le persone di età compresa tra i 55 e i 65 anni (34%). I maschi (49%) sono più maleducati delle femmine (34%).
Tipologie di incivili digitali/tecno-maleducati
ci sono i Social-Addicted, intossicati da Facebook e altri social che passano più della metà della loro giornata a postare e twittare ignorando chi e cosa li circonda; i Disturbatori Seriali, smanettano con il proprio smartphone dappertutto: in strada, in ufficio, in bici, nel traffico, facendo jogging, eccetera; gli Audiolesi Immaginari, che tengono il volume del proprio device a livelli altissimi e non parlano al telefono: urlano; i Cyber-Marpioni, uomini e donne di tutte le età che tartassano di messaggi e email le proprie prede online; gli Asfissianti Self-Made-Pr, persone che invitano tutti i propri contatti a eventi assurdi e li taggano su foto e messaggi promozionali.
Comportamenti “mal-tecno-educati” più odiati
l’utilizzo dello smartphone nell’orario di lavoro (66%); l’essere sempre appiccicati al cellulare (58%); la suoneria a tutto volume che squilla nei momenti più improbabili (55%).
Azioni più detestate dagli uomini
utilizzare lo smartphone durante l’orario di lavoro e durante le riunioni (66%), lo stare appiccicati al cellulare (58%) e l’invio a ripetizione di messaggi da parte della propria compagna (43%).
Azioni più detestate dalle donne
suoneria ad alto volume in spiaggia o sui mezzi pubblici (73%), chi utilizza il telefono durante i pasti (64%), gli uomini che controllano costantemente le notizie sportive (57%).
Luoghi dove più frequentemente si commette inciviltà mobile
al primo posto c’è l’ufficio (56%), a seguire, i mezzi pubblici (44%), la camera da letto (39%) e la cucina (36%).
Dispositivi più molesti
al primo posto lo smartphone (78%) seguito da tablet (40%), pc (33%) e TV (28%).
Come smettere di fare mobile incivility?
Al primo posto non utilizzare il telefono per nessun motivo durante le conversazioni e i momenti intimi (52%), al secondo posto diminuire drasticamente il volume di ascolto di lettori mp3, tv e impianto hifi (44%), al terzo posto limitare le ore connessione ai social stabilendo un tempo massimo (42%).