Ricerca sul Tecnostress: L’esposizione a campi elettromagnetici nei servizi di accesso Wi-Fi

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Abbiamo già parlato in questo articolo dell’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici creati dai sempre più diffusi sistemi Wi-Fi: tecnologia basata prevalentemente sulle specifiche dello standard IEEE 802.11 che consente a terminali di utenza di collegarsi tra loro attraverso una rete locale (WLAN) in maniera wireless.

Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti oppure creandone di nuove. (vedi Report ISPESL a fine pagina) Proprio per la loro versatilità queste tipologie di reti vengono sempre più utilizzate per lo scambio di dati in uffici e strutture aziendali, oppure per creare veri e propri punti di accesso ad internet in scuole, biblioteche, università, aeroporti, ma anche piazze, locali pubblici e private abitazioni.

Ricordiamo che, riguardo alla normativa nazionale vigente di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’esposizione ai campi elettromagnetici è oggi disciplinata dal titolo VIII, capo IV del D.Lgs. 81/2008, le cui disposizioni entrano in vigore alla data fissata per il recepimento della direttiva 2004/40/CE (ex art. 306 d.lgs. 81/2008).

Tuttavia il 29 giugno 2013 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la direttiva 2013/35/UE del 26 giugno 2013 (vedi a fine pagina) sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici).

La direttiva, che abroga la precedente direttiva 2004/40/CE, deve essere recepita dagli stati membri entro il 1° luglio 2016 e stabilisce che i riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla 2013/25/UE secondo specifiche tavole di concordanza. Succede quindi che con l’abrogazione della 2004/40/CE e della nuova direttiva 2013/35/UE, l’entrata in vigore delle disposizioni del titolo VIII, capo IV del D.Lgs. 81/2008 è spostata al 1° luglio 2016.

Su questo argomento dell’esposizione da parte dei lavoratori a campi elettromagnetici nei servizi di accesso Wi-Fi, rilancio un articolo pubblicato oggi su PuntoSicuro che presenta una ricerca del 2008  a cura di Giuseppe Anania e prodotta dall’Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente dell´Emilia-Romagna, intitolata “Misura dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da sistemi Wi-Fi” con simulazioni e misure dei livelli di esposizione prodotti dalle reti Wi-fi sia all’interno dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del  Comune di Bologna, sia sull’area pubblica antistante l’ufficio (Piazza Maggiore).

Le misure sono state effettuate il 17 giugno 2008 con misuratore a larga banda avente le caratteristiche tecniche riportate nel documento e in conformità a quanto prescritto nelle Norme CEI 211-7. Durante tutto il periodo di misura erano presenti circa 20 utenti, tutti collegati, in modo non continuativo, ai due Access Point.

Venendo direttamente alle conclusioni, dalle valutazioni e dalle misure effettuate

“si può affermare che i livelli di campo elettrico emessi da impianti WI-FI risultano di modesta entità e dello stesso ordine di grandezza della sensibilità della strumentazione utilizzata per le misure. Valori più elevati, ma ben inferiori al valore di attenzione, possono essere rilevati in prossimità dell’antenna trasmittente e in condizioni di download continuato e comunque in zone non accessibili alla popolazione” … “come evidenziato anche dalle stime dei volumi di rispetto, l’ubicazione stessa degli apparati assicura che il pubblico non possa accedere all’interno della regione a valori di campo superiori a 6 V/m”.

Clicca qui per scaricare la ricerca
Misura dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da sistemi Wi-Fi
Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente dell´Emilia-Romagna, Consorzio Elettra 2000
Rapporto tecnico 2008 a cura di Giuseppe Anania (formato PDF, 394 kB).

Clicca qui per scaricare il Report
Richi da campi elettromagnetici in ambiente lavorativo
ISPESL, ISS, ELETTRA2000, ASL di Siena, Az.USL di Modena Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province aut. (formato PDF, 234 kB).

Clicca qui per scaricare la Direttiva 2013/35/UE del 26 giugno 2013 – Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione Europea
Disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) che abroga la direttiva 2004/40/CE a decorrere dal 29 giugno 2013

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