“Rischi delle tecnologie e fattore umano: non solo hacker e ransomware” parla Isabella Corradini

” In particolare, dando per scontata l’utilità delle tecnologie digitali, non si può non considerare il rovescio della medaglia: si parla da tempo di rischi per la salute legati al sovraccarico di informazioni (information overload), di tecnostress, di tecnodipendenze, e sono ormai molti gli studi che confermano i rischi per la salute. Le tecnologie non sono né buone né cattive, lo è l’uso che ne fanno le persone.

Ci sono tipi di tecnologie troppo pervasive, e si continua ad andare avanti senza pensare alle conseguenze, o a pensarci quando ormai è tempo di correre ai ripari. Basti pensare che di recente alcuni ex dipendenti di due importanti aziende tecnologiche, come Facebook e Google, hanno lanciato la campagna Truth About Tech per sensibilizzare agli aspetti negativi dell’essere costantemente connessi. Queste, a mio avviso, sono le problematiche con cui ci si deve confrontare già da oggi. Sia nel privato, sia nei luoghi di lavoro.”

Rilancio questa intervista a Isabella Corradini, psicologa e criminologa, esperta di tematiche di sicurezza, safety e security, fatta a Roma da Spindox durante il Social Media Week 2017.

Il colloquio verte sui rischi delle tecnologie (come sovraccarico cognitivo, tecnostress, dipendenza), sugli aspetti socio-tecnici delle tecnologie dell’informazione e dell’educazione informatica (pensiero computazionale), sull’uso più consapevole dell’informatica.

Rischi delle tecnologie e fattore umano: non solo hacker e ransomware