Smartphone detox: come il cervello reagisce alla disconnessione

Torniamo a parlare degli effetti della tecnologia sul cervello umano, riportando i risultati emersi da un nuovo studio pubblicato su Computers in Human Behavior : la ricerca ha rivelato che una pausa di 72 ore dallo smartphone può modificare l’attività cerebrale, influenzando le aree legate alla ricompensa e al controllo degli impulsi.

Lo studio ha coinvolto 25 giovani adulti, utilizzatori intensivi di smartphone, ai quali è stato somministrato un questionario per valutare abitudini d’uso, desiderio di utilizzo e stato d’animo. Successivamente, i partecipanti sono stati sottoposti a due scansioni cerebrali a distanza di 72 ore, durante un periodo di restrizione drastica dello smartphone, consentito solo per esigenze essenziali.

Sebbene i risultati non abbiano mostrato cambiamenti significativi nei livelli di craving o nell’umore dei partecipanti dopo 72 ore senza smartphone, le scansioni cerebrali hanno evidenziato risultati diversi:

  • Maggiore attivazione delle aree della ricompensa, indicando una risposta cerebrale simile a quella osservata nelle dipendenze.
  • Dopo 72 ore di astinenza, si notava una minore attivazione nelle aree dell’attenzione e della percezione visiva (giro frontale medio e lobulo parietale superiore) quando i partecipanti osservavano immagini di smartphone accesi. Questo potrebbe indicare che, dopo 72 ore di astinenza, gli smartphone accesi risultavano meno stimolanti o attraenti per il cervello
  • Legame tra craving e lobo parietale, evidenziando il coinvolgimento di questa area nel desiderio di utilizzo.
  • I cambiamenti nell’attività cerebrale sono stati, inoltre, associati ai livelli di neurotrasmettitori legati alla ricompensa e alla dipendenza, come dopamina e serotonina.

Secondo i ricercatori, le evidenze emerse dallo studio suggeriscono, che una breve pausa all’uso dello smartphone possa portare a cambiamenti nell’attività cerebrale, soprattutto nelle regioni associate alla ricompensa e al controllo degli impulsi. Tuttavia, questi cambiamenti riguarderebbero stati neurali piuttosto che elementi comportamentali: non sono stati infatti osservati effetti immediati sull’umore o sulla percezione soggettiva del desiderio di usare lo smartphone. Questo suggerirebbe che per ottenere cambiamenti psicologici percepibili, potrebbero essere necessarie restrizioni più lunghe o interventi più strutturati.