
L’uso crescente della tecnologia nei luoghi di lavoro ha migliorato produttività e connettività, ma ha anche introdotto un nuovo fattore di stress: il tecnostress. Questo fenomeno si verifica quando le persone faticano ad adattarsi in modo sano all’uso intensivo della tecnologia, portando a una riduzione della soddisfazione, delle prestazioni e del benessere dei lavoratori. Infatti, lo stress tecnologico può portare all’esaurimento da lavoro, che a sua volta influenza le decisioni dei dipendenti di lasciare il lavoro. Questa relazione è particolarmente evidente in ambienti come i settori IT, dove i continui progressi delle TIC (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) esacerbano i livelli di stress.
In risposta a questo fenomeno, numerosi studi hanno evidenziato una risorsa psicologica fondamentale per contrastare gli effetti negativi del tecnostress: il capitale psicologico (PsyCap). Si tratta di un concetto complesso, che si riferisce a uno stato mentale positivo caratterizzato da quattro elementi principali:
- Autoefficacia: ovvero la fiducia nei propri mezzi per affrontare compiti difficili. I lavoratori con alta auto-efficacia tendono a gestire meglio le proprie attività quotidiane e a risolvere problemi a lungo termine
- Ottimismo: è l’aspettativa di risultati positivi, che aiuta a mantenere una visione proattiva anche in situazioni difficili.
- Speranza: è la capacità di perseverare verso obiettivi significativi, cercando soluzioni alternative quando si incontrano ostacoli.
- Resilienza: rappresenta la capacità di affrontare e riprendersi rapidamente da difficoltà e avversità, permettendo ai dipendenti di gestire meglio le avversità quotidiane.
Studi empirici hanno dimostrato che il capitale psicologico è strettamente correlato al benessere lavorativo, all’impegno e alla soddisfazione sul posto di lavoro. I suoi componenti, infatti, non solo favoriscono esperienze lavorative positive, ma proteggono anche dai rischi legati allo stress e al burnout. Inoltre, il capitale psicologico aiuta i lavoratori a mantenere una visione ottimista e resiliente, riducendo l’impatto del tecnostress.
Le organizzazioni dovrebbero quindi investire nel rafforzamento del capitale psicologico dei dipendenti, integrando strategie di sviluppo personale e supporto psicologico nelle loro politiche aziendali. In questo modo, è possibile creare ambienti di lavoro più sani, ridurre il turnover e favorire il benessere complessivo.