
In un mondo sempre più interconnesso, il tecnostress è diventato una delle principali preoccupazioni per le organizzazioni moderne. Con l’integrazione sempre più pervasiva della tecnologia nelle dinamiche lavorative, è essenziale affrontare questo problema, cercando soluzioni che permettano di ridurre il suo impatto negativo e migliorare l’esperienza lavorativa complessiva.
Uno studio condotto in India (Sharma, I., e colleghi, “Examining the nexus between technostress and turnover intention: the moderating influence of PsyCap in Indian information management contexts”, 2024) ha dimostrato che il tecnostress provoca esaurimento lavorativo a causa del sovraccarico di informazioni e della connettività costante. Questo porta i dipendenti a sperimentare una forma di multitasking forzato, che aumenta il rischio di burnout e, di conseguenza, il desiderio di esplorare nuovi contesti lavorativi, in modo tale da riconquistare un senso di autonomia e alleviare la tensione. Per contrastare gli effetti negativi del tecnostress, i ricercatori hanno evidenziato che possedere altri livelli di capitale psicologico (PsyCap) può aiutare i dipendenti a mantenere la motivazione nel tempo, riducendo l’intenzione di turnover e migliorare il benessere dei lavoratori.
Ma come sfruttare, in modo pratico, questa risorsa per ridurre lo stress tecnologico?
Le organizzazioni possono potenziare il capitale psicologico adottando diverse strategie:
- Programmi di formazione: offrire corsi su gestione dello stress e sviluppo delle competenze psicologiche, per aiutare a sviluppare una prospettiva positiva e migliori meccanismi di adattamento alle situazioni stressanti;
- Ambiente di lavoro positivo: promuovere una cultura aziendale basata sul supporto reciproco e sulla comunicazione aperta permette ai dipendenti di sentirsi più sicuri e supportati, migliorando il loro capitale psicologico;
- Mentoring e coaching: affiancare dipendenti esperti a chi ha più difficoltà nell’uso della tecnologia, stabilendo programmi di tutoraggio che permettano di aumentare la fiducia e la resilienza dei dipendenti;
- Riconoscimenti e premi: valorizzare gli sforzi nell’adattarsi alle innovazioni digitali, e in tal modo aumentare ottimismo e speranza dei dipendenti;
- Flessibilità lavorativa: consentire modalità di lavoro flessibili per migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale, promuovendo al tempo stesso politiche di disconnessione che limitino l’uso della tecnologia fuori dall’orario lavorativo.
In un’epoca in cui la tecnologia è inevitabile, è fondamentale imparare a gestirla nel modo giusto per evitare che diventi un fattore di stress. Creare un ambiente di lavoro che supporti lo sviluppo del capitale psicologico è la chiave per contrastare gli effetti negativi della tecnologia, favorire il benessere dei dipendenti e quindi ridurre il turnover aziendale.