
Con il termine “tecnostress” si fa riferimento allo stress derivante dall’uso costante della tecnologia. Mentre molti riconoscono gli effetti fisici dello stress, come stanchezza e tensione muscolare, l‘impatto emotivo del tecnostress è meno conosciuto e viene spesso sottovalutato. Le conseguenze più comuni dello stress a livello emotivo comprendono ansia, irritabilità, insonnia, e una ridotta capacità di gestire le emozioni. La diminuzione della gestione emotiva è particolarmente problematica, poiché l’autocontrollo—ovvero la capacità di regolare comportamenti, emozioni e pensieri in risposta a stimoli interni o esterni—è una funzione essenziale per il benessere emotivo, poiché ci permette di prendere decisioni consapevoli e di gestire situazioni stressanti in modo efficace. Il tecnostress, tuttavia, può compromettere questa capacità in modo importante.
Uno dei principali meccanismi attraverso cui il tecnostress influenza l’autocontrollo è la sovrastimolazione cognitiva. Quando siamo costantemente esposti a notifiche, e-mail e richieste digitali, il nostro cervello deve processare un’enorme quantità di informazioni. Questa sovrastimolazione può portare al cosiddetto cognitive overload, ovvero un sovraccarico cognitivo che rende difficile focalizzare l’attenzione, prendere decisioni razionali e gestire le emozioni.
Il cognitive overload si verifica quando le risorse cognitive disponibili—come memoria, attenzione e capacità di elaborazione— risultano insufficienti per far fronte alla quantità di stimoli a cui siamo sottoposti. Questo stato non solo diminuisce l’efficacia nell’affrontare compiti complessi, ma può anche generare ansia e stress, poiché il cervello fatica a orientarsi rispetto alle informazioni in arrivo. Quando il cervello è sovraccarico, la capacità di autocontrollo si riduce, rendendoci più suscettibili a reazioni emotive impulsive, come rabbia o frustrazione. In tal modo, ci troviamo intrappolati in un ciclo vizioso, in cui l’incapacità di gestire il sovraccarico informativo porta a ulteriori difficoltà emotive e cognitive.
Inoltre, l’uso prolungato della tecnologia, specialmente nelle attività lavorative, può portare a uno stato di affaticamento mentale, in cui ci sentiamo esausti, demotivati e incapaci di affrontare anche le sfide più semplici. In questo stato, è più difficile esercitare autocontrollo, poiché le risorse mentali necessarie per farlo sono limitate.