Mentre il 31 dicembre 2010 si avvicina rapidamente, riepilogo brevemente per link le quattro questioni fondamentali relative alla valutazione del rischio stress lavoro correlato, utilizzando alcuni articoli d’archivio e alcune nuove informazioni.
Questione numero 1 – l’interpretazione della norma (i Decreti Legislativi 81/08 e 106/09) che definiva questa data come limite per lo svolgimento della valutazione del rischio da stress lavoro correlato e i successivi ‘slittamenti’ interpretativi promossi dalla Commissione.
Questione numero 2 – Le questioni giurisprudenziali riguardo al documento realizzato dalla Commissione svolte in primis dall’avvocato Dubini. Possibile che non ci sia una risposta ufficiale sulle critiche ce vengono mosse al lavoro della Commissione?
Questione numero 3 – Altre opinioni intorno al tema sviluppate da specialisti e da associazioni sindacali della sicurezza sul lavoro. Segnalo l’articolo relativo alla facoltà dell’autocertificazione in merito alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato, a cura di Gerardo Porreca, e l’articolo sul ruolo del Professionista nella valutazione del rischio da stress lavoro-correlato (VRSLC), a cura di Andrea Cirincione e Massimo Servadio, entrambi apparsi su PuntoSicuro.
Sul lato sindacale segnalo l’approfondito articolo di Andrea Cirincione sulle indicazioni metodologiche in merito al Documento proposto dalla Commissione permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro, e l’articolo di Debora Antidoro, psicologa del lavoro e delle Organizzazioni, sulle indicazioni della Commissione permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro in materia di valutazione dello stress lavoro-correlato, presenti sul sito di AIFOS (Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro).
Questione numero 4 – Le interpretazioni e le procedure proposte da tutte le principali associazioni di categoria del mondo del lavoro per informare i loro associati sulle modalità di valutazione dello stress lavoro correlato. E’ importante notare che le associazioni sindacali colgono al balzo la palla dello ‘slittamento’ dei termini della valutazione proposto dalla Commissione (restando completamente alieni dalle eccezioni presentate dalla questione numero 2) e diffondo ai loro associati le informazioni su come iniziare la valutazione prima del 31/12/2010 e poi concluderla con comodo più avanti.
Si vedano la circolare di Confartigianato (Confartigianato – Direzione Relazioni Sindacali – Settore Ambiente e Sicurezza – Prot. N.1506 /FM/GR del 22 novembre 2010 – Approvazione delle indicazioni operative in materia di stress lavoro correlato – valutazioni generali e primi suggerimenti pratici per le imprese Associate) che fornisce i primi suggerimenti pratici per la valutazione del rischio stress lavoro correlato; e i documenti per gli associati presenti sui siti locali di CNA, Confesercenti, Confcommercio, AGCI.
Come è evidente, la vicenda si muove con tipica italianità, fra norma disattese, nuovi regolamenti con poche regole e l’autonomia operativa delle organizzazioni. Mi sembra proprio un brutto inizio per la valutazione obbligatoria dello stress lavoro-correlato!