Boss Phubbing: quando il capo preferisce il cellulare a te

Ti è mai capitato di parlare con il tuo capo, magari durante una riunione importante, e notare che lui o lei sta controllando il telefono? Magari un rapido sguardo al messaggio, poi una risposta, poi uno scroll veloce sui social… mentre tu, dall’altra parte del tavolo, aspetti. Se ti sei sentito ignorato, sappi che non sei solo. Questo comportamento ha un nome, e un impatto più serio di quanto si pensi.

Il termine “phubbing” nasce dalla fusione di phone e snubbing (snobbare) e si riferisce all’atto di ignorare qualcuno per concentrarsi sullo smartphone. È diventato una presenza silenziosa nella nostra vita quotidiana, e negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa anche sul posto di lavoro, dove ha assunto una forma ancora più problematica: il boss phubbing.

Il boss phubbing è quando un supervisore utilizza o si lascia distrarre dal telefono durante le interazioni con i propri collaboratori. Le ultime ricerche dimostrano che questo comportamento non solo fa sentire i dipendenti ignorati, ma può causare frustrazione, isolamento, calo del morale e perfino una diminuzione del senso di appartenenza all’organizzazione. Alcuni studi lo mettono in relazione con sintomi emotivi più profondi, come l’alienazione lavorativa e il presenteismo (essere presenti ma mentalmente assenti), con effetti a catena su performance e produttività. Non è raro, infatti, che chi subisce il boss phubbing sviluppi un’intenzione crescente di lasciare l’azienda.

Ma c’è di più: il phubbing, percepito anche come una forma involontaria di micro-aggressione, può innescare comportamenti devianti e conflitti tra colleghi. Eppure, molte volte non è dettato da cattiva volontà, ma da abitudini tecnologiche diventate quasi automatiche. Proprio per questo, la consapevolezza è il primo passo per intervenire.

Possiamo dire quindi che il boss phubbing non è un semplice fastidio moderno: è un campanello d’allarme sulle relazioni professionali nell’era digitale e sullo stress che possono causare.

Le organizzazioni possono fare molto: creare politiche chiare sull’uso dei dispositivi, formare manager consapevoli del proprio impatto e promuovere pratiche di mindfulness. A volte, mettere via lo smartphone è il gesto più potente per costruire fiducia, ascolto e rispetto sul lavoro.